Il gruppo per la tutela del patrimonio scientifico nazionale

L'idea di un'esposizione storica dei cimeli scientifici conservati in Toscana nacque nel 1923, quando Antonio Garbasso, fisico e podestà di Firenze, la propose all'attenzione del Gruppo per la tutela del patrimonio scientifico nazionale. Il Gruppo era nato quello stesso anno per iniziativa di Andrea Corsini, e vi avevano aderito, oltre a Garbasso, il direttore delle Regie Gallerie fiorentine Giovanni Poggi, i botanici Gino Bargagli Petrucci e Lino Vaccari, l'antropologo Aldobrandino Mochi, il geologo Giuseppe Stefanini, il naturalista Vincenzo Baldasseroni e il marchese Piero Bagnesi Bellincini. Suoi obiettivi principali erano l'individuazione e la tutela dei cimeli scientifici e l'opera di propaganda e divulgazione storico-scientifica, da perseguire attraverso la compilazione di cataloghi, l'organizzazione di convegni e visite guidate e la messa in opera di interventi di restauro e conservazione di manoscritti, libri e strumenti.

Galleria immagini

  • I partecipanti al secondo congresso nazionale della  Società di  storia critica delle scienze mediche e naturali (Bologna, 1922).  In seconda fila, al centro, Andrea Corsini
  • Aldobrandino Mochi, direttore del Museo Nazionale di Antropologia situato in via del Proconsolo, sede del Gruppo
  • Frontespizio de I monumenti naturali della Toscana, pubblicazione curata Gruppo