In principio era la mano?

La forma particolare delle ossa e l'incremento dei terminali nervosi che distinguono la pressione dotarono la mano della specie Homo di sensibilità e destrezza del tutto nuove nella storia evolutiva dei primati e degli ominidi. La mano permise all'uomo di lavorare la pietra per ottenere utensili, ma anche di realizzare immagini e simboli impressi in maniera stabile nell'ambiente. Abilità, pensieri, memorie, grazie alla capacità di manipolazione degli oggetti, vennero sviluppati e trasmessi su supporti materiali esterni al corpo, realizzando strumenti e creando rappresentazioni. Nell'arte paleolitica, la mano è uno dei soggetti più raffigurati: le sue impronte, positive o negative, hanno una vastissima diffusione geografica (dalla Cueva de las Manos in Argentina alle grotte di Altamira in Spagna) e un'ampia escursione cronologica (40.000-7.000 a.C. circa).