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Fotocamere Condor, Condoretta e Candog
Le Officine Galileo costruivano apparecchi fotografici per ricognizione aerea già nel corso delle due guerre mondiali. Nel dopoguerra si rivolsero al mercato civile presentando, nel 1947, la fotocamera Condor (per il mercato australiano si chiamava Candog): una macchina con telemetro su mirino separato, obiettivo rientrante Eliog 50mm, f/3.5 e otturatore a lamelle, distribuita attraverso la rete commerciale Ferrania. La Condor venne costruita in diverse varianti: oltre ai modelli semiprofessionali, nel 1951 fu realizzata una versione economica, la Condoretta, e nel 1953 la Condor II, destinata agli utenti più esigenti, con telemetro accoppiato alla finestrella del mirino, leva di carica rapida, otturatore da 1/500 e obiettivo a sei lenti Esaog 50mm f/2.0 (all’epoca, l’obiettivo più luminoso costruito in Italia). Nel 1957 la produzione delle macchine fotografiche fu ceduta a due piccole aziende fiorentine e poco dopo cessò definitivamente. Le fotocamere tipo Condor ebbero grande successo: ne è testimonianza il cosiddetto “Monumento alla Pellicola” al Piazzale Fellini di Rimini, che rappresenta una gigantesca Galileo Condor (tre metri di altezza), soprannominata “Fellinia”. Nata come laboratorio di un fotografo, dal 2004 è di proprietà del Comune di Rimini; viene utilizzata dalla Fondazione Fellini come punto informazioni.


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