Monumento a Filippo Buonarroti

Ambito toscano
1734

Lapide pavimentale di Andrea Rigogli († 1742)

Filippo Buonarroti
(Firenze 1661 – Firenze 1733)

Pronipote di Michelangelo, destinato agli studi giuridici ai quali aveva affiancato precoci interessi scientifici, fu inviato a Roma per occuparsi del museo e della biblioteca del cardinale Gaspare Carpegna. Da conservatore dell'imponente collezione perfezionò le proprie competenze e divenne un rinomato studioso di archeologia e numismatica, affermato negli ambienti colti romani, che lo accolsero in Arcadia.
Nel 1699 rientrò a Firenze, insediato da Cosimo III nell'ufficio di Auditore delle Riformagioni, cui seguirono altri incarichi. Pur distratto dalle nuove occupazioni pubbliche che lo portarono alla carica di senatore, proseguì i suoi studi, pubblicando un volume sui vetri cimiteriali romani, per approdare infine all'etruscologia, con particolare attenzione all'epigrafia, che da sempre aveva attratto la sua attenzione.
Cruscante e primo 'lucumone' dell'Accademia Etrusca di Cortona che aveva contribuito a fondare, arricchì le collezioni di famiglia, delle quali, consenzienti i fratelli, era divenuto unico proprietario. Vicino agli ambienti anticlericali tanto da venir gratificato da Tommaso Crudeli di un'ode pindarica in memoria, fu uno dei promotori del progetto per il sepolcro monumentale di Galileo.