Giulio Foggini (progetto), Giovan Battista Foggini, Vincenzo Foggini, Girolamo Ticciati
busto: 1677; monumento: 1734-1737
Virginia Galilei (Suor Maria Celeste)
(Padova 1600 – Firenze 1634)
Il giorno stesso della nascita della sua primogenita, Galileo stese di suo pugno un oroscopo, nel quale determinò gli influssi dei pianeti sui tratti principali del carattere della figlia. Lo zelo, la sensibilità e la devozione a Dio che egli predisse disegnarono davvero la personalità di Virginia, come emerge dalle sue lettere. Per Galileo, oberato dai debiti e consapevole dei natali poco brillanti delle figlie, la scelta di farle suore fu quasi obbligata. Entrata giovanissima nel convento di San Matteo in Arcetri, l'unico ad accettarla prima dell'età prevista, Virginia prese il nome di Suor Maria Celeste. Col tempo, a differenza della sorella minore, si rivelò adatta alla vita che le era stata imposta e dalle lettere non lasciò mai trasparire rimpianti o rivendicazioni, rivolgendosi al padre sempre con grandissimo affetto. Galileo, da parte sua, non rispose mai negativamente a nessuna delle richieste della figlia, come inviare denaro, stoffe, frutti dell'orto o vino. Di salute cagionevole, gravata dagli affanni per la vicenda giudiziaria del padre, Virginia morì prematuramente, lasciando Galileo affranto da un dolore intollerabile, che gli provocò dissesti fisici dai quali non si sarebbe più ripreso. Le lettere di Galileo alla figlia sono andate perdute, distrutte forse dalla madre superiora di San Matteo, spaventata dagli eventuali rischi per il convento, in seguito alla condanna del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.
Enciclopedia Italiana |