Un uomo dalle molte anime: fotografo, scienziato e tanto altro.

Avvocato di professione, sindaco di Casale Monferrato dal 1881 al 1888, appassionato di fotografia, esercitò un’incessante attività fotografica per oltre mezzo secolo, testimoniando la storia della cittadina e i grandi cambiamenti che la caratterizzarono in quel periodo.

Poliedrico e dotato di curiosità e intelligenza, Negri s’interessò anche di ottica, botanica, microbiologia, storia dell’arte; e la fotografia fu un costante supporto e strumento per le sue ricerche. Le prime osservazioni in ambito scientifico esplorarono il mondo dell’invisibile: nel 1866 realizzò la sua 1a Prova Micrografica gamba di Ragno, alla quale seguì, negli anni ‘80, un’intensa produzione di lastre fotomicrografiche. Nel 1884 fotografò il bacillo del colera, appena scoperto da Robert Koch (1843-1910), che, venuto a conoscenza dei suoi studi, gli fornì alcuni preparati per altre osservazioni.

A partire dal 1880 Negri si dedicò anche alla fotografia a distanza, progettando un teleobiettivo: nel 1896 sulla Rivista Scientifico-Artistica comparve la pubblicità del “nuovissimo teleobiettivo Negri-Koristka”.

In linea con le tendenze del tempo, cedette alla seduzione del colore e si cimentò nella realizzazione di pregevoli tricromie, in cui nature morte e paesaggi apparivano con tonalità vivide e morbide.

Accanto alla sua vocazione scientifica conviveva un’anima giocosa e ironica, che si manifestò in particolare nella fotografia spiritica e negli effetti stranianti delle esposizioni multiple.