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Antenna radar di navigazione CFL3-C25

Il CFL3 è il primo radar di progettazione e produzione interamente italiana: fu realizzato nel secondo dopoguerra dalla società SMA, incorporata nel 1995 in Officine Galileo. Nasce dalla collaborazione tra il Centro Microonde di Firenze, l’istituto di ricerca che sviluppò un prototipo del radar nel 1949, e la SMA, una piccola società fiorentina che produceva ottiche per il segnalamento, boe luminose e fari, principalmente per la Marina Militare. La sigla CFL3 deriva dai cognomi dei suoi ideatori: Nello Carrara, direttore del Centro Microonde; Lorenzo Fernandez, fondatore e amministratore delegato della SMA; Pietro Lombardini, progettista del radar. Il 3 indica la lunghezza d’onda impiegata (3 cm). Nel 1952 l’equipaggio del leggendario comandante Agostino (Tino) Straulino fu trasportato a Helsinki per partecipare alle Olimpiadi (nelle quali ottenne la medaglia d’oro per la vela, classe star) dal rimorchiatore “Palinuro”, sul quale era installato un CFL3-C25, versione navale del CFL3. In molti apprezzarono la perfetta visione del porto rappresentata sul PPI (Plan-Position Indicator). Straulino è passato alla storia anche perché, nominato nel 1965 comandante della “Amerigo Vespucci”, la grande nave scuola della Marina Militare italiana, uscì dal porto di Taranto con tutte le vele spiegate, eseguendo una manovra di notevole difficoltà. Con quello stesso veliero stabilì il record di velocità, tuttora imbattuto, di 14,6 nodi.

(Luciano Romeo, direttore tecnico del Museo della Tecnologia "A. Tiezzi")


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