Composto a Firenze tra il 1505 e il 1506, il Codice sul volo degli uccelli contiene studi giustamente famosi. Leonardo ha ormai abbandonato il sogno della macchina volante con ali battenti azionate dall’uomo. La sua attenzione si concentra adesso sulle manovre degli uccelli per sostenersi e muoversi in aria sfruttando il vento e le correnti ascensionali. Rispondono a quel fine i dispositivi meccanici che vi delinea: ali articolate di grandi dimensioni comandate dall’uomo mediante corde, giunti e pulegge in modo da configurarle a seconda delle condizioni atmosferiche. Convinto di aver imboccato la strada giusta, Leonardo annuncia profeticamente l’imminente evento epocale del volo dell’uomo-uccello, che riempirà di meraviglia il mondo intero.