L'acqua microscopio della natura

Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci

P31 1 cartinaUnico tra i manoscritti di Leonardo, al Codice Leicester arrise una fortuna significativa. Suscitò infatti l’interesse di alcuni dei protagonisti del rinnovamento delle scienze della natura delle generazioni successive. La mappa illustra la circolazione europea del Codice Leicester e delle copie che ne furono tratte.

 

ROMA, ca. 1537-1717
Nel 1537 il Codice Leicester è nelle mani dello scultore Guglielmo della Porta, mentre nel 1689 ne risulta proprietario il pittore Giuseppe Ghezzi.

FIRENZE, ca. 1717
Il futuro Conte di Leicester acquista il Codice e lo porta a Firenze per farne eseguire una copia, dalla quale successivamente ne furono tratte altre.

LONDRA, 1719-1759
Il Codice e la copia realizzata a Firenze sono custoditi nella casa londinese del Conte di Leicester, frequentata dai maggiori scienziati inglesi dell’epoca.

NAPOLI, seconda metà sec. XVIII – inizio sec. XIX
Una copia del Codice Leicester è presente a Napoli, in un periodo di intensa attività eruttiva del Vesuvio.

PARIGI, 1769
Nel suo Voyage en Italie Jérôme Lalande menziona gli studi sulla luce cinerea della Luna del Codice Leicester.

Firenze, 1813
Secondo la testimonianza di Giacomo Leopardi, una copia del Codice Leicester si trovava a Firenze.

WEIMAR, ca. 1818
Per interessamento di Johann Wolfgang Goethe, una copia del Codice Leicester è acquisita dalla Biblioteca Granducale di Weimar.