L'acqua microscopio della natura

Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci

P5 2b Arundel 25rPrendendo le distanze dalla cosmologia tradizionale che considerava la Luna come una perfetta sfera di cristallo, dotata di luce propria e trascinata lungo un’orbita circumterrestre incastonata in un orbe solido, Leonardo afferma che riceve la luce dal Sole. Spiega inoltre la sua luminosità diffusa supponendo che i raggi solari colpiscano, riflettendosi in ogni direzione, le acque agitate dei vasti oceani che coprono gran parte della sua superficie. Sostiene inoltre che la sua luce secondaria (lumen cinereum) è generata dai raggi solari riflessi dalla Terra sulla sua superficie. Attribuisce infine le macchie scure che vi si osservano alla presenza di terre che emergono dalle acque. Perfetta gemella della Terra, la Luna per Leonardo è composta dai medesimi quattro elementi (fuoco, aria, acqua, terra) che gravitano intorno al suo centro.

Fa’ occhiali da vedere la luna grande
Codice Atlantico, f. 518r