E lo cielo di Venere si può comparare alla Rettorica per due propietadi: l'una si è la chiarezza del suo aspetto […]; l'altra si è la sua apparenza or da mane or da sera.

E queste due propietadi sono nella Rettorica: ché la Rettorica è soavissima di tutte l'altre scienze […]; [e] appare da mane quando dinanzi dal viso dell'uditore lo rettorico parla; appare da sera, cioè retro, quando da lettera, per la parte remota, si parla per lo rettorico.

Convivio II, XIII, 13-14