E lo cielo del Sole si può comparare all'Arismetrica per due propietadi: l'una si è che del suo lume tutte l'altre stelle s'informano; l'altra si è che l'occhio nol può mirare.

E queste due propietadi sono nell'Arismetrica: ché del suo lume tutte s'illuminano le scienze, però che li loro subietti sono tutti sotto alcuno numero considerati, e nelle considerazioni di quelli sempre con numero si procede […].

L'altra propietade del Sole ancor si vede nel numero, del quale è l'Arismetrica: ché l'occhio dello 'ntelletto nol può mirare; però che 'l numero, quanto è in sé considerato, è infinito, e questo non potemo noi intendere.

Convivio II, XIII, 15-19