Memoria sepolcrale di Francesco Niccolini

Giovanni Gargiolli
1664

Memoria sepolcrale di Francesco Niccolini

Francesco Niccolini
(Firenze 1584 – Firenze 1650)

Destinato dal padre alla vita ecclesiastica, l'abbandonò presto e intraprese la carriera diplomatica, fino a divenire Ministro residente toscano presso la corte papale. Legato da grande amicizia a Galileo, lo aiutò molto, in particolare negli anni precedenti la pubblicazione del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632). Su invito del Segretario granducale Andrea Cioli, intervenne presso il Maestro del Sacro Palazzo, perché accelerasse il procedimento di revisione del testo. Durante la permanenza di Galileo a Roma per il processo, lo assisté con grande affetto, fino a offrirsi di sostenere personalmente le spese del suo mantenimento, se il Granduca avesse cessato di farvi fronte. Nel periodo che seguì la condanna, si prodigò perché Galileo ottenesse la grazia e, pur non raggiungendo l'obiettivo, riuscì a fargli ottenere il permesso di risiedere a Firenze. Rientrato nel Granducato di Toscana nel 1643, fu nominato Gentiluomo di Corte e poi Gran Cancelliere dell'Ordine di Santo Stefano.