Nel 1945 l’azienda si trova in una situazione drammatica. Gli stabilimenti di Rifredi sono in condizioni disastrose, i macchinari trasferiti o distrutti. La ricostruzione parte lentamente e, per volere degli Alleati, la produzione deve limitarsi ad apparecchiature non strategiche. La ripresa e la riconversione dell’azienda avvengono però in un tempo sorprendentemente breve, anche grazie all’esperienza che le Officine Galileo hanno acquisito in settori disparati. Fra i prodotti del dopoguerra troviamo contatori elettrici, apparecchi di rilevamento, strumentazione scientifica ed elettrica, apparati per la tecnologia del vuoto e macchine fotografiche. Particolarmente importante è la produzione di telai che contribuiscono al risorgere e allo sviluppo dell’industria tessile di Prato, gravemente colpita dalle vicende belliche.