L'acqua microscopio della natura

Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci

P7 3b Windsor 12401 Nessuno prima di Leonardo aveva tentato di descrivere con un grado di dettaglio paragonabile gli infiniti moti dell’acqua, le sue interazioni con gli altri elementi e le continue modificazioni che produce sulla superficie e nel ventre della Terra. Nutriva la convinzione che la scienza delle acque gli avrebbe consentito di svelare l’organizzazione e il funzionamento dell’intera natura.

Nel Codice Leicester formula tre diversi indici di quel Trattato sull’acqua che non porterà mai a compimento. Si proponeva di svelarne la struttura elementare, di illustrare le ragioni dei cataclismi che produce, di indagarne i moti vorticosi, di concepire soluzioni efficaci per evitare la rovina degli argini dei fiumi, e di sottolineare le analogie tra acqua e aria, tra moto dei pesci e degli uccelli.