E lo cielo di Marte si può comparare alla Musica per due propietadi: l’una si è la sua più bella relazione: ché, annumerando li cieli mobili… esso è lo mezzo di tutti...

L’altra si è che esso Marte, (secondo che dice Tolomeo nel Quadripartito), disecca e arde le cose, perché lo suo calore è simile a quello del fuoco...

E queste due propietadi sono nella Musica: la quale è tutta relativa, sì come si vede nelle parole armonizzate e nelli canti, de’ quali tanto più dolce armonia resulta quanto più la relazione è bella… Ancora: la Musica trae a sé li spiriti umani, che quasi sono principalmente vapori del cuore...

Convivio II, XIII, 20-24