Le articolazioni e la sensibilità della mano sono una delle caratteristiche che ci rende umani, definendo tanto il nostro modo di agire quanto quello di pensare. Anche per questo è così affascinante tentare di riprodurne i meccanismi. Nei secoli sono stati numerosi i tentativi di ricreare artificialmente il funzionamento della mano, con risultati ancora oggi sorprendenti, come nel caso delle protesi di Giuliano Vanghetti. NEBIAS, uno dei progetti di neuroprotesi di mano robotica più avanzati del mondo, anche per la sua capacità di trasferire le "sensazioni" delle dita artificiali al sistema nervoso, rappresenta lo stadio più recente di questa evoluzione. Ma il percorso non è concluso: a ogni traguardo raggiunto corrispondono nuove questioni aperte, dal punto di vista scientifico e da quello etico.