Nel 1861 l’unificazione favorì lo sviluppo e la modernizzazione del Regno d’Italia. Nel 1863-64 si costituì a Firenze una società per costruire apparati fisici e ottici. Fra i promotori vi erano l’astronomo Giovanni Battista Donati, il costruttore di strumenti Giuseppe Poggiali, il fisico Tommaso Del Beccaro e l’ingegnere e imprenditore Angelo Vegni. Verso la fine degli anni ‘60 la società si appoggiò per qualche tempo all’officina del Regio Istituto Tecnico di Firenze, in via San Gallo. Nello stesso periodo apparve per la prima volta il nome “Officina Galileo” (in seguito “Officine Galileo”). Attorno al 1870 la ditta si trasferì nel quartiere periferico delle Cure e, poco dopo, la direzione venne assunta da Innocenzo Golfarelli. La produzione consisteva essenzialmente in strumenti fisici e ottici (microscopi e spettroscopi), apparecchi telegrafici e orologi elettrici.