Insieme alla caravella, la caracca è l’imbarcazione che ha fatto la storia delle prime traversate oceaniche. La sua considerevole larghezza permetteva di affrontare con meno problemi il mare aperto e, soprattutto, di trasportare grandi carichi. Era, tuttavia, meno veloce della caravella. Con un cassero a poppa e un castello a prua, la caracca era fornita di albero di maestra a vele quadre, albero di mezzana a vele latine (triangolari), albero di trinchetto e bompresso. La più famosa imbarcazione di questo tipo è la Santa María di Juan de la Cosa utilizzata da Cristoforo Colombo come capitana della sua prima spedizione. Le altre due navi, la Pinta e la Niña, erano invece caravelle. Nota anche come La Gallega (perché costruita in Galizia), la Santa María era lunga 27 metri, ed era armata di cannoni sul ponte inferiore e cannoncini sul castello di prua e sul cassero di poppa. L’alloggio del comandante si trovava nel cassero di poppa, dove era anche il vano protetto del timoniere. La storia gloriosa della Santa María si concluse a metà del viaggio, il 25 dicembre 1492, quando si incagliò sulla barriera corallina di Haiti e dovette essere abbandonata. (Giovanni Stradano, Nova Reperta - Longitudini terrestri trovate con la declinazione del magnete dal polo, Anversa, 1587/1589)