Fine VII - inizi VI secolo a.C. Firenze, Museo Archeologico Nazionale
Inv. 95719
Sul corpo sono graffiti due cervi al pascolo. Proviene da una bottega localizzata a Cerveteri.
APPROFONDIMENTI
Vasi da banchetto da Poggio Buco
Analogamente a quanto avvenne nell'Etruria costiera, anche le aristocrazie dei piccoli centri dell'entroterra, come Poggio Buco (Grosseto), da cui provengono i vasi qui esposti, furono investite da un fenomeno detto "orientalizzante", che a partire dalla fine dell'VIII secolo a.C. segnò un mutamento radicale nel gusto degli Etruschi, con l'assunzione di modelli e comportamenti mutuati dalle raffinate corti orientali. Un posto di primo piano spetta al "simposio". Numerose sono le testimonianze relative agli oggetti impiegati per la preparazione del banchetto, rinvenuti tanto nelle abitazioni quanto nei sepolcri.
Il simposio
Nel pieno dell'età "orientalizzante" è documentata, a confermare i contatti col mondo greco, l'introduzione nella società aristocratica etrusca del rituale del simposio, vero e proprio status symbol di ricchezza e prestigio. Carattere nuovo e distintivo del banchetto in ambito etrusco è la partecipazione femminile, in palese violazione della norma greca che voleva le pratiche conviviali prerogativa esclusiva degli uomini: "le donne banchettano accanto al primo che capita, bevono alla salute di chi vogliono e sono grandi bevitrici", ricordava lo storico greco Teopompo.