Sebbene la bevanda nazionale in Egitto fosse la birra, la coltivazione della vite, pianta non autoctona, è testimoniata assai presto. Spesso circondati dal deserto, i vigneti erano considerati veri e propri giardini dove le viti, a pergolato o appoggiate ad alberi, erano talvolta tenute in vaso. Numerose informazioni sul consumo e sugli usi rituali del vino provengono dalle tombe. Il vino aveva infatti svariati impieghi nel culto dei morti: depositato in giare nelle sepolture, era considerato un mezzo di rigenerazione. Alcune testimonianze pittoriche mostrano l'introduzione di dispositivi meccanici per la seconda premitura degli acini.
Stele votivo-funeraria
1700 a.C. circa
Firenze, Museo Egizio
Inv. 2512
Frammenti di pittura parietale
1350-1300 a.C. circa
Torino, Museo delle Antichità Egizie
Inv. S. 1341-44
Rilievo con depositi di anfore
Nuovo Regno, XVIII dinastia
Firenze, Museo Egizio
Inv. 5412
Talatat con decorazioni vegetali
1340 a.C. circa
Torino, Museo delle Antichità Egizie
Inv. S. 18140, S. 18146
Intarsi a forma di grappolo d’uva
Nuovo Regno, XVIII dinastia
Firenze, Museo Egizio
Inv. 7181, 7182
Stele votiva
III-I secolo a.C.
Firenze, Museo Egizio
Inv. 2594
Anfora
I-III secolo d.C.
Firenze, Museo Egizio
Inv. 11096
Elementi per collare usekh
Nuovo Regno
Firenze, Museo Egizio
Inv. 1737-1741
Anfora frammentaria
VI-VII secolo d.C.
Firenze, Museo Egizio
Inv. 10027
Torchio egizio
2010
Firenze, Opera Laboratori Fiorentini