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Torchio egizio

2010
Firenze, Opera Laboratori Fiorentini

 

Dopo aver vuotato in una grande vasca le ceste piene di grappoli affinché venissero pigiati con i piedi, i lavoranti si dedicavano alla seconda spremitura, che vedeva all'opera molte persone. Acini e raspi erano raccolti all'interno di un telo, chiuso a creare una sorta di sacco, che veniva ritorto alle due estremità. Sin dal 2000 a.C. si affermò la costruzione di una struttura lignea con traversa, grazie alla quale era possibile effettuare la torsione con un palo posto a un'estremità del sacco, mentre l'altra era fissata al sostegno e immobile.