Rispetto al planisfero di Tolomeo (ca.100-ca.175 d.C.), che raffigurava solo una porzione del globo terrestre, quella allora conosciuta, la mappa di Waldseemüller (ca.1470-ca.1520) mostra l'intera superficie terrestre, ad esclusione della calotta australe al di sotto del 44° parallelo. L'ecumene tolemaica è rappresentata al centro della mappa in base al secondo metodo cartografico di Tolomeo, che fornisce gli elementi geometrici necessari all'estensione del disegno. Dal punto di vista geometrico, infatti, il planisfero di Waldseemüller è un'estensione del secondo metodo cartografico di Tolomeo. Oltre i confini del mondo antico si trovano le estreme regioni dell'Asia descritte da Marco Polo (1254-1324) e il Nuovo Mondo descritto da Amerigo Vespucci (1454-1512). Il mondo di Tolomeo e quello di Vespucci sono illustrati separatamente nei due piccoli emisferi disegnati nella parte alta del foglio, accanto ai ritratti dei due cosmografi. L'emisfero tolemaico coincide con la parte centrale della mappa, mentre l'emisfero di Vespucci è raffigurato per metà a sinistra e per metà a destra. Il raccordo superiore illustra le terre a nord del parallelo per Thule, fino al polo artico. Lo sviluppo dell'insieme assume una configurazione molto simile a una soluzione elaborata negli stessi anni da Leonardo da Vinci (1452-1519).