Per disegnare i fusi che compongono il globo terrestre, si comincia dal tracciamento della linea equatoriale, sulla quale sono indicati a intervalli uguali tutti i gradi di longitudine. Trentasei intervalli di 10° ciascuno formano l'intera circonferenza della Terra. Per convenzione, ogni fuso ha la larghezza di 30° ed è delimitato da due archi di cerchio di raggio pari a 270°. All'interno di ogni fuso sono tracciati altri due archi passanti per i poli corrispondenti ai meridiani intermedi. Se ogni arco si divide in parti uguali corrispondenti a intervalli di 10°, si ottiene una serie di punti che una volta uniti trasversalmente permettono di disegnare tutti i paralleli. Trasferendo le coordinate geografiche dei luoghi in questa griglia cartografica, si disegna in piano l'intera superficie terrestre, che assumerà la configurazione sferica solo dopo aver adagiato i fusi sulla superficie di un globo.