2004
Firenze, Opera Laboratori Fiorentini
Citato nei testi letterari della tarda antichità, questo dispositivo era probabilmente già noto in epoche precedenti. Introdotto per misurare con precisione la densità dei liquidi e il peso specifico dei corpi, è costituito da un contenitore di vetro nel quale si pone un galleggiante zavorrato, sormontato da un'asticella graduata. Attaccando all'estremità inferiore del galleggiante un peso, esso affonderà in maniera diversa a seconda del liquido nel quale è immerso. Particolarmente utile per smascherare le frequenti frodi relative agli ingredienti introdotti nel vino, funzionava in base al principio di Archimede.