Amerigo Vespucci (1454-1512) nacque a Firenze il 9 marzo 1454. Figlio di un notaio, il giovane Amerigo fu educato dallo zio paterno, Giorgio Antonio (1434-?), umanista e titolare di una scuola privata per la formazione letteraria e scientifica. Dallo zio apprese il latino e le nozioni astronomiche fondamentali che gli permisero successivamente di orientarsi durante le insidiose traversate oceaniche. Dopo un breve soggiorno a Parigi come segretario di Guidantonio Vespucci, ambasciatore mediceo, Amerigo svolse varie mansioni per Lorenzo il Magnifico (1449-1492) prima di recarsi a Siviglia, nel 1492, come ispettore del banco dei Medici. A Siviglia diventò socio di Cristoforo Colombo (1451-1506) nell'impresa nautica che portò alla scoperta del Nuovo Mondo. La sua svolta professionale, da mercante a navigatore, avvenne dopo lo scioglimento della società con Colombo. Nel 1497 compì il primo dei quattro viaggi illustrati nelle sue lettere al banchiere Pierfrancesco de' Medici (1487-1525) e al gonfaloniere Pier Soderini (1452-1522). Fu l'immediata circolazione di queste lettere a spingere l'umanista Matthias Ringmann (1482-1511) e il cosmografo Martin Waldseemüller (ca.1470-ca.1520) a dare il nome "America", cioè "terra di Amerigo", alle terre del Nuovo Mondo. Nelle lettere Vespucci spiegava di aver capito che la straordinaria estensione meridionale di quelle terre e la varietà di popoli e animali che aveva potuto vedere, suggerivano che si trattasse non già di una parte dell'Asia, ma della "quarta parte" del mondo, una nuova terra di cui gli antichi non avevano avuto notizia. Durante la seconda spedizione, sempre a nome della corona spagnola, Vespucci scoprì lunghi tratti di costa situati a est della linea di Tordesillas, ossia nei territori che il trattato del 1494 attribuiva alla giurisdizione del Portogallo. Fu certamente per questo che re Emanuele del Portogallo (1496-1521) lo incaricò successivamente di compiere altri due viaggi, nel corso dei quali Vespucci si spinse fino a 50° latitudine sud. Tornato definitivamente a Siviglia, Amerigo ottenne l'incarico di Piloto Mayor, occupandosi di sovrintendere alla redazione delle carte e alla qualità degli strumenti di navigazione. Morì a Siviglia il 22 febbraio 1512.