Il cosiddetto "Bastone di Giacobbe", attribuito a Jacob ben Machir ibn Tibbon (1236-1304), fu sviluppato in astronomia con il nome di "radio astronomico" e in marineria con quello di "balestriglia". Per principio di funzionamento, la balestriglia ricorda il "kamal" arabo, introdotto in Portogallo da Vasco da Gama (1448-1524) come "tábuas-da-índia". Con tale strumento, l'altezza di un astro sull'orizzonte era determinata tendendo con i denti una cordicella munita di nodi. La cordicella terminava con una barretta di legno che, a seconda della distanza dall'occhio, sottendeva angoli più o meno ampi. Probabilmente introdotta in Spagna dai turchi, la balestriglia svolgeva la medesima funzione sostituendo alla cordicella un regolo graduato. Sul regolo si montava a croce uno di tre o quattro traversi intercambiabili, di varia lunghezza. Il traverso scelto poteva scorrere avanti e indietro rispetto all'occhio dell'osservatore, fino sottendere l'angolo che separava l'astro dall'orizzonte.