Il mostrarombi fu introdotto con la diffusione della bussola per documentare le variazioni di rotta e di velocità della nave. Lo strumento serviva ad aggirare il problema dell'analfabetismo dei marinai, che non erano in grado di compilare il brogliaccio di navigazione o indicare i dati sulla carta nautica. Era una tavoletta di legno sulla quale era disegnata a colori vivaci una rosa dei venti a 32 rombi. Su ciascun rombo c'erano otto fori, corrispondenti alle otto mezz'ore dei turni di guardia. Ogni mezz'ora, il timoniere infilava un cavicchio di legno nel foro successivo a quello della mezz'ora precedente, sul rombo corrispondente a quello indicato dalla bussola. Sui cavicchi c'erano delle tacche che indicavano la velocità in nodi, così che la posizione dei vari cavicchi lasciava una traccia precisa della navigazione seguita. A fine turno, l'ufficiale di rotta riportava i dati di navigazione sulla carta per calcolare il punto nave.