La Pinta, La Niña e la Santa María, quest'ultima capitanata da Colombo (1451-1506), salparono da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492 con rotta verso le Canarie. Un'avaria alla Pinta costrinse la piccola flotta a una sosta tecnica di circa un mese a La Gomera. Le tre navi salparono nuovamente il 6 settembre sotto la spinta degli Alisei, navigando costantemente verso ovest. Dieci giorni dopo Colombo scoprì il fenomeno preoccupante della declinazione magnetica, registrando un allontanamento graduale dell'ago magnetico della bussola dal polo nord geografico. La terra fu avvistata alle 2 di notte di venerdì 12 ottobre 1492. Al mattino le navi trovarono un varco nella barriera corallina e approdarono su un'isola delle Bahamas battezzata da Colombo San Salvador. L'isola era abitata dai Taino, che accolsero gli spagnoli con grande cortesia e ospitalità. Il 27 ottobre Colombo giunse a Cuba, che ritenne fosse un avamposto della civiltà asiatica descritta da Marco Polo. Spinto dal racconto di immense ricchezze sull'isola di Babeque, il capitano della Pinta proseguì il viaggio in quella direzione senza l'autorizzazione di Colombo, che invece esplorò la costa settentrionale di Haiti, chiamando l'isola Hispaniola, e si spinse oltre Capo d'Haiti alla ricerca di Cipango, il Giappone. Il 25 dicembre la Santa María incagliò su un banco corallino e fu abbandonata. Rimasto con una sola caravella, Colombo decise di costruire un forte e lasciare sull'isola trentanove membri dell'equipaggio, promettendo che sarebbe tornato a prenderli nel secondo viaggio. Il 5 gennaio la Niña e la Pinta si ritrovarono e iniziò il viaggio di ritorno. Colombo navigò verso nord fino al 35° parallelo per uscire dal regime degli Alisei e a quella latitudine riprese la rotta verso est. Le violente tempeste atlantiche separarono nuovamente le due caravelle. La Niña di Colombo approdò fortunosamente alle Azzorre e da lì, finalmente, in Portogallo. La Pinta invece approdò in Galizia. Le due navi si ritrovarono a Palos il 6 marzo 1493. Colombo aveva portato con sé un po' d'oro, del tabacco, qualche pappagallo e dieci indios Taino.