II 4 articoloLorenzo Ghiberti (Firenze 1378-1455)
Storie di Isacco, Esaù e Giacobbe (quinta formella della Porta del Paradiso, 1425-1452)
Calco in gesso dell’originale in bronzo dorato per la porta orientale del Battistero di San Giovanni, Firenze
cm 79,5x79,5
Firenze, Opera Laboratori Fiorentini

La terza porta del battistero fiorentino, nota come ‘porta del Paradiso’, fu allocata a Lorenzo Ghiberti nel 1425, subito dopo la messa in opera della seconda porta assegnatagli con il noto concorso del 1401. Seguendo il programma iconografico elaborato da Leonardo Bruni nel 1424, Ghiberti compose le Storie dell’Antico Testamento all’interno di dieci formelle quadrate. I lavori durarono fino al 1452 e videro alternarsi nel tempo la prestazione d’opera di grandi artisti chiamati a collaborare all’impresa: Luca della Robbia, Donatello, Benozzo Gozzoli e Michelozzo. La formella con le Storie di Isacco, Esaù e Giacobbe sembra risalire al 1435, anno in cui Leon Battista Alberti mise mano alla stesura del De pictura. La formella comprende quattro storie che si articolano all’interno di un grande loggiato. Il pavimento del loggiato è una griglia modulare che ordina la posizione delle figure e degli edifici secondo i principi codificati da Alberti nel De pictura; l’altezza delle figure in primo piano, infatti, è uguale alla lunghezza di tre riquadri del pavimento. Se ne deduce che ogni riquadro corrisponde alla misura del braccio fiorentino e che la riduzione prospettica dei riquadri in profondità sia stata adottata in modo albertiano, ossia come una scala proporzionale variabile per la determinazione delle altezze.