Strumento per proiezioni ortografiche
Ricostruzione in legno di noce e rovere, da Hans Lencker (? - 1585), Perpectiva hierinnen auffs kürtste beschreiben…, D. Gerlak, Norimberga 1571, tav. XXII, 100 x 90 x 48 cm.
a cura di F. Camerota
Opera Laboratori Fiorentino (2001)
Lo strumento illustrato da Hans Lencker è il primo esempio di apparecchio meccanico per proiezioni ortografiche. La tavoletta con il foglio da disegno deve essere fuori del raggio di azione del grosso stilo verticale che, muovendosi lungo il raggio e la semicirconferenza del telaio superiore, può toccare qualsiasi punto dell’oggetto posto alla base dello strumento. Una volta toccato il punto da disegnare, lo stilo viene sollevato, la tavoletta ruotata fino ad interporla tra lo stilo e l’oggetto, e lo stilo di nuovo abbassato per tracciare il punto sul foglio da disegno. Lo stilo non è altro che la materializzazione di uno degli infiniti raggi paralleli che consentono di ottenere una proiezione ortografica. Come spiega Piero della Francesca nel De prospectiva pingendi, la proiezione ortogonale in pianta e alzato rappresenta un elaborato grafico essenziale per il disegno prospettico.