Allievo di Talete e attivo a Mileto nella prima metà del VI secolo a.C., per la vastità e varietà delle ricerche compiute Anassimandro è considerato la figura inaugurale di una tradizione di sapienti cui anche l'arte avrebbe reso omaggio attraverso la ritrattistica. Autore di una rivoluzionaria immagine dell'universo, ipotizzò la Terra al centro del cosmo per la prima volta senza bisogno di alcun sostegno: equidistante dai punti della sfera celeste, essa costituiva il baricentro del sistema. Ad Anassimandro vengono inoltre attribuite la prima rappresentazione geografica del mondo conosciuto e l'invenzione dell'orologio solare: in tal modo spazio e tempo diventano entità descrivibili e misurabili.