Specchi parabolici che riflettono il suono
Fonti tarde attribuiscono ad Archimede l'invenzione di specchi ustori, mediante i quali avrebbe incendiato le navi romane che assediavano Siracusa. Con uno specchio a forma di parabola è possibile concentrare i raggi del Sole, essenzialmente paralleli, in un punto vicino alla parabola, chiamato fuoco.
Lo stesso avviene nel nostro modello: la prima parabola riflette le onde emesse da una sorgente sonora posta nel fuoco facendole diventare parallele, mentre la seconda le concentra di nuovo nel fuoco. In questo modo è possibile udire da lontano un suono anche molto debole.