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Planetario di Archimede

    • Costruttore:
      Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group
    • Data:
      2013
    • Dimensioni:
      120 x 120 x 200 cm
  • Planetario di Archimede

Cicerone afferma che Marcello, il vincitore di Siracusa, avrebbe portato a Roma come bottino di guerra anche un bellissimo planetario meccanico costruito da Archimede: mostrava, oltre alle eclissi, i moti quotidiani dei cinque pianeti noti attorno alla Terra. Il poeta Claudiano (attivo verso il 300 d.C.), descrive la meraviglia di Giove nel vedere l'universo meccanico di Archimede racchiuso all'interno di un globo di vetro. La ricostruzione mostra, all'interno di una sfera trasparente che rappresenta l'universo, il moto diurno degli astri attorno alla Terra, le eclissi di Sole e di Luna e il loro moto lungo l'eclittica. Un riferimento ai meccanici capaci di rappresentare il corso dei pianeti è nel matematico Pappo di Alessandria, che cita Archimede come autore di un simile dispositivo.

Approfondimento

Cicerone e Archimede

Appassionato di astronomia e ammiratore del genio di Archimede, da lui definito "mente divina", Cicerone fornisce una puntuale descrizione del planetario meccanico che il Siracusano aveva realizzato: oltre a mostrare simultaneamente i moti dei corpi celesti conformemente a quanto si riteneva che accadesse, questo dispositivo rendeva conto delle eclissi di Sole e di Luna. Nel periodo in cui è questore in Sicilia (75 a.C.), Cicerone, in visita a Siracusa, trova e riconosce la tomba di Archimede per la presenza di una sfera e un cilindro, allusione al titolo di una delle opere cui il Siracusano era maggiormente affezionato.