L'uccisione di Archimede durante l'assedio di Siracusa da parte dei Romani è un momento epocale per il mondo antico. Saranno proprio i Romani, infatti, ad avviare il processo di mitizzazione del Siracusano, destinato a rimanere inalterarato fino ai giorni nostri. Archimede sarà ricordato dagli autori classici e della tarda antichità non solo per le meravigliose macchine con le quali era riuscito a ritardare la caduta di Siracusa, ma anche per la costruzione di un planetario meccanico, per la soluzione del celebre problema della corona narrato da Vitruvio e per la capacità di effettuare calcoli di notevole complessità. Nei versi di Catullo, Virgilio, Silio Italico e Orazio, Archimede è celebrato per aver numerato tanto i granelli di sabbia quanto i corpi celesti nell'universo.