Siracusa e Roma: lo scontro

Alla morte di Gerone II Siracusa ruppe il trattato con i Romani per allearsi con i Cartaginesi: il Senato romano votò la guerra affidando l'incarico al console Marcello, che assediò la città dal 214 al 212 a.C. A difesa di Siracusa non vi era solo l'esercito, ma anche Archimede con le sue macchine belliche, quali artigli meccanici, catapulte e specchi ustori, con i quali respingere gli attacchi provenienti dal mare. Siracusa si difese strenuamente e capitolò solo per opera di alcuni traditori che aprirono le porte urbiche, permettendo ai Romani di entrare nottetempo e prendere la città.

La caduta di Siracusa costituirà un evento di rilievo epocale per tutta la civiltà mediterranea.

Busto virile, cosiddetto Scipione

Busto virile, cosiddetto Scipione

Tarda età adrianea/prima età antoniniana

Rilievo con catapulta

Rilievo con catapulta

Datazione incerta

Proiettili

Proiettili

Età ellenistica

Rostri

Rostri

Metà III secolo a.C.

Elmo

Elmo

Fine IV - III secolo a.C.

Elmo

Elmo

Metà III secolo a.C.

Approfondimento

Il Castello Eurialo e le macchine da guerra

Il poderoso sistema difensivo di Siracusa era costituito dal complesso delle mura (quelle urbane, a protezione dell'abitato e dei porti, e quelle extraurbane, attorno al vasto pianoro dell'Epipoli) e dalla fortezza dell'Eurialo (Ευρύαλος, cioè chiodo, per la forma appuntita) che chiudeva l'unico punto accessibile della terrazza sovrastante la città. Era costituita da un bastione a cinque torri preceduto da profondi fossati e difeso ad ovest da una poderosa muraglia di sbarramento che inglobava la grande porta a tenaglia. L'apporto di Archimede alla difesa di Siracusa contro l'assalto romano si avvalse di questo sistema difensivo formatosi, con diversi interventi e modificazioni, nei secoli precedenti; esso fu adattato alle nuove armi da tiro, di grande potenza e affinate capacità di mira, e fu potenziato con l'installazione di macchine da difesa come la catapulta e la balestra.