Stadera con iscrizione
La stadera, simile a quelle in uso ancora oggi nei mercati, si basa sul principio della leva: un piatto per poggiarvi la merce (in alcuni esemplari sostituito da ganci o coppe) controbilanciato da un peso che scorreva lungo un'asta graduata (scapus). Il peso raffigura un fanciullo, ma era consuetudine foggiarne anche a forma di divinità protettrici del commercio e delle transazioni. Sull'asta sono utilizzate due diverse scale graduate - da 1 a 14 e da 10 a 50 - che corrispondono a due diverse posizioni del fulcro. Sull'asta un'iscrizione punzonata indica la data consolare del 47 d.C. che attesta la conformità di bilancia e pesi al decreto emesso dagli edili di Roma Marcus Articuleianus e Gnaeus Turranius.