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Studi per la progettazione di una ruota perpetua a bracci articolati
Nei fogli 147v e 148r Leonardo analizza una ruota perpetua a bracci articolati tradizionale, integrata con un sistema meccanico che dovrebbe anticipare l’apertura dei bracci. Questi due fogli, datati alla metà degli anni Novanta, sono densi di considerazioni, anche con aggiunte successive, che si concludono con la dimostrazione dell’impossibilità del loro funzionamento. È tuttavia curiosa la nota a margine del foglio 147v, nella quale Leonardo – non ancora convinto dell’impossibilità di funzionamento di questa ruota – riporta un ragionamento sulle forze in gioco nella rotazione, cercando di capire quanto sia l’apporto della percussione prodotta nell’apertura dei bracci da sommare all’intensità del loro peso. Afferma che, se ogni braccio non riesce a far voltare la sesta parte della ruota, il sistema non può funzionare. Interessante è lo studio dei bracci che, in maniera alternata, vengono dotati di una prolunga ricurva la quale, nel momento dell’attivazione del braccio, va ad anticipare l’apertura del braccio successivo. Leonardo fa anche un’analisi geometrica dei momenti dei singoli bracci per cercare di determinare lo squilibrio costante per indurre la ruota al movimento, rimandando alle proposizioni del suo trattato teorico sulle potenze di natura per sostenere che la ruota non può funzionare.