Gli studi sulle ruote perpetue
Nella prima metà degli anni Novanta del Quattrocento Leonardo abbandona l’idea dei mulini in acqua morta e inizia a studiare le ruote a sbilanciamento meccanico (con sfere mobili o oscillanti) o idraulico (sistemi di caduta e risalita d’acqua basati sulla coclea), sviluppando vari progetti e realizzando probabilmente anche dei modelli. Concluderà però i suoi studi negando la possibilità del moto perpetuo, individuando nella gravità e negli attriti le forze che lo impediscono, e assimilando il moto perpetuo alla ricerca della trasmutazione dei metalli degli alchimisti.
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 557v
1487-1490
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 880r
1487-1490
Leonardo da Vinci
Londra, Victoria & Albert Museum, Codice Forster I, f. 54v
1487-1490
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 473r
1487-1490
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 921v
1490
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 179v
1490-1495