Gli studi giovanili di Leonardo
Il giovane Leonardo resta affascinato dai disegni di mulini in acqua morta che vede nei manoscritti degli altri ingegneri e si dedica con impegno allo studio di questo tema. Immagina bacini nei quali convogliare l’acqua in maniera automatica, fino a proporre vere e proprie centrali idrauliche composte da più ruote alimentate dalla gora proveniente dal bacino nel quale le viti di Archimede o le pompe operate dagli stessi motori portano l’acqua. Leonardo sembra rendersi conto della difficoltà di ottenere il moto perpetuo e interviene aumentando la complessità meccanica di queste macchine, nel tentativo di trovare la soluzione che possa mantenere in moto l’intero sistema.
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 1117rb
1480
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 26v
1480-1482
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 1068v
circa 1480
Leonardo da Vinci
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Codice Atlantico, f. 1069v
circa 1480