Ruota perpetua a sbilanciamento di sfere

Questa ruota perpetua a sbilanciamento basata sul movimento delle sfere può essere ricondotta concettualmente alle ruote disegnate da Leonardo negli anni ‘90 del Quattrocento. Il modello qui presentato è stato sviluppato da Jacob Leupold (1674-1727) nel suo Theatrum Machinarum Generale, nel quale illustra diversi dispositivi per il moto perpetuo. Il sistema a sbilanciamento di sfere si basa su una configurazione meccanica capace di generare uno squilibrio costante della ruota. In questo caso i tradizionali percorsi circolari che generavano un’asimmetria tra discesa (percorso convesso) e risalita (percorso concavo) vengono sostituiti da percorsi rettilinei inclinati. Leupold introduce un mozzo di forma dodecagonale e ne utilizza i lati per suddividere la superficie della ruota in dodici comparti di forma triangolare. In ogni comparto colloca una sfera, che si sposterà dal mozzo verso la circonferenza percorrendo il percorso inclinato descritto dall’ipotenusa. Leopold calcolò che il momento generato dalle sfere vicine al mozzo è minore di quello delle sfere vicine alla circonferenza esterna, concludendo che la ruota – trovandosi continuamente in condizione di squilibrio – avrebbe dovuto muoversi di moto perpetuo.