In età ellenistica si salda e si amplia, a ridosso della città, l'anello delle necropoli, che asseconda lo sviluppo dell'impianto urbanistico seguendo le strade di collegamento con il territorio. L'architettura funeraria si fa più varia e complessa, con la realizzazione di tombe monumentali ipogeiche o di veri e propri mausolei. Il paesaggio funerario si anima della fitta presenza di segnacoli funerari, che vanno dai piccoli monumenti (colonnine, pilastrini, cippi di varia forma) sulle fosse terragne a grandi edicole funerarie accuratamente decorate che sormontano tombe a camera di notevoli dimensioni. Prevale il rito dell'inumazione, ma sempre più numerose sono le cremazioni primarie in fossa o secondarie, con le ceneri del defunto raccolte in anfore o urne metalliche (piombo). I corredi, costituiti da vasellame di tipo rituale di piccole dimensioni (unguentari, amphoriskoi, lucerne e coppette), registrano una sostanziale uniformità, da cui si distaccano pochi oggetti (prevalentemente gioielli) di particolare valore.