La fiorente economia di Siracusa e del suo territorio in età ieroniana è radicata nella ricchezza della sua produzione agricola (testimoniata anche dalla peculiarità del suo sistema tributario, la lex hieronica, che prevede la riscossione delle decime dei prodotti agricoli), a cominciare dal grano. Di notevole entità era anche la produzione di pesce salato, lavorato nei numerosi stabilimenti di cui restano testimonianze cospicue lungo le coste siciliane. L'accresciuta disponibilità economica si riflette nell'intensa attività edilizia, sia pubblica che privata; la riorganizzazione urbanistica e scenografica della Neapolis, così come l'ampliamento del tessuto urbano, si avvalgono di maestranze qualificate e ben coordinate. Ricca la produzione artigianale delle officine specializzate nella produzione di vasellame e coroplastica, nella toreutica e nell'oreficeria, in cui sono evidenti gli influssi dell'arte alessandrina, e che accomunano a Siracusa altri centri del suo territorio, in particolare Centuripe e Morgantina.