Fulcro della vita della polis, luogo in cui si riunivano le assemblee cittadine e venivano rappresentate tragedie e commedie, il teatro di Siracusa fu ricavato nel declivio roccioso del colle Temenite, nel quartiere della Neapolis. Sebbene sia attestata la presenza di un teatro opera dell'architetto Damocopos già nel V secolo a.C., in cui vennero portate in scena le commedie di Epicarmo e alcune tragedie di Eschilo, l'edificio deve il suo aspetto attuale alla ristrutturazione effettuata da Ierone II, come testimoniano le iscrizioni con nomi di divinità e dei membri della famiglia reale incise nel diazoma, il corridoio che divideva in due settori la cavea. In quest'epoca l'intera area fu monumentalizzata, con grandi portici che inquadravano sia la parte superiore della cavea che la terrazza soprastante. Il teatro, con i suoi 67 ordini di gradini divisi da scalinate in 9 settori (cunei), era fra i più grandi del mondo greco.