La Prima Esposizione Nazionale di Storia della Scienza si chiuse con un attivo di bilancio che permise agli organizzatori di sistemare il piano terra di Palazzo Castellani, in piazza dei Giudici, in precedenza utilizzato dalla Biblioteca Nazionale. Qui fu allestito il Museo Nazionale di Storia della Scienza, che raccoglieva la biblioteca dell'Istituto di Storia delle Scienze e i cimeli fino ad allora conservati al Museo degli Strumenti Antichi e nella Tribuna di Galileo, in via Romana, concessi in deposito dall'Università di Firenze. Il Museo fu inaugurato il 18 maggio del 1930 alla presenza di Mussolini, il quale, accompagnato da Garbasso, Ginori Conti e Corsini, provvide ad apporre all'ingresso la targa recante la dicitura "Museo Nazionale di Storia della Scienza". A reggere la nuova istituzione fu un consiglio d'amministrazione formato da Piero Ginori Conti (rappresentante degli oblatori e Presidente del Museo), Giorgio Abetti (rappresentante del Governo), Giotto Dainelli e Luigi Rolla (rappresentanti dell'Università) e Antonio Garbasso (rappresentante del Comune). La direzione fu affidata a Corsini.