Piero Ginori Conti, principe di Trevignano, nacque a Firenze nel 1865. Nel 1894, sposando Adriana de Larderel, divenne amministratore delegato dell'azienda di proprietà del suocero Florestano, situata a Larderello e dedita all'estrazione dell'acido borico. Divenuto azionista di maggioranza alla morte di Florestano (1912), intraprese un'opera di profonda ristrutturazione. Valendosi della collaborazione di numerosi scienziati, tra i quali il chimico Raffaello Nasini, egli trasformò l'azienda in una moderna industria elettrica, capace di sfruttare il fenomeno dei cosiddetti "soffioni" presenti nella zona di Larderello. Già deputato e poi senatore del collegio di Volterra, fu confermato nella carica dal regime fascista, del quale fu convinto sostenitore. Mecenate delle arti e delle scienze, collezionista di libri antichi, cultore di storia politica e letteraria e patrocinatore di iniziative filantropiche, morì a Firenze nel 1939. Laureato in scienze sociali a Firenze, aveva ottenuto lauree honoris causa in chimica dall'Università di Pisa e da quella della Pennsylvania.