Il progetto fondamentale al quale il nuovo Museo Nazionale di Storia della Scienza attese nel corso del suo primo decennio di vita fu quello di un "Grande Catalogo Repertorio". L'idea, nata contestualmente all'Esposizione, era di censire l'intero patrimonio storico-scientifico italiano, raccogliendo notizie e riferimenti bibliografici su strumenti, scienziati, macchine e invenzioni. A lavorare a questo progetto furono chiamati dapprima Umberto Repetti, poi Giuseppe Boffito, e infine Antonio Gigli ed Enrico Barfucci. Il lavoro si sarebbe trascinato, con molteplici difficoltà, fino al 1939, quando, con la morte di Ginori Conti e, in seguito, lo scoppio della guerra, sarebbe stato interrotto senza essere mai completato. Nel 1952, Maria Luisa Bonelli e Pietro Pagnini, recuperando il materiale dattiloscritto raccolto in occasione dell'Esposizione del 1929, avrebbero curato la realizzazione di un catalogo degli strumenti esposti, includendo, ove possibile, informazioni aggiornate sullo stato degli oggetti.