Ho acordato, Magnifico Lorenzo, che così come vi ho dato conto per lettera dello che m'è occorso, mandarvi dua figure della discrezione del mondo fatte e ordinate di mia propria mano e savere: e sarà una carta in figura piana e uno apamundo in corpo sperico, el quale intendo di mandarvi per la via di mare per un Francesco Lotti, nostro fiorentino, che si truova qui. Credo che vi contenteranno, e maxime il corpo sperico, che poco tempo fa che ne feci uno per l'Altezza di questi Re, e lo stimòn molto. L'animo mio era venir con essi personalmente, ma il nuovo partito d'andare altra volta a discoprir non mi dà luogo né tempo. Non manca in cotesta città chi intenda la figura del mondo e che forse emendi alcuna cosa in essa; tuttavolta, chi mi dé emendar, aspetti la venuta mia, che potrà essere che mi difenda.