Mappa del sito
english
lI cielo australe
Il cielo australe

Coremmo tanto per questi mari ch'entrammo nella torrida zona e pasammo della linea equinoziale alla parte de l'austro e del tropico del Capicorno, tanto che 'l polo de' meridiano stava alto del mio orizzonte 50 gradi; e altretanto era la mia latitudine della linea equinoziale, che navicammo 9 mesi e 27 dì che mai vedemmo el polo artico, né meno l'Orsa Maggiore e Minore, e per oposito mi si discopersono dalla parte del meridiano infiniti corpi di stelle molto chiare e belle, le quali sempre stanno nascoste a questi del settantrione. Dove notai el maraviglioso artificio de' loro movimenti e di loro grandezze, pigliando el diamitro di loro circuli, e figurandole con figure geometriche; e altri molti movimenti de' cieli notai, la qual sarebbe cosa prolissa schivelli: ma di tutte le cose più notabili che in questo viaggio m'ocorse, in una mia operetta l'ho racolte, perché, quando starò di riposo, mi possa in essa ocupare per lasciare di me dopo la morte qualche fama. Stavo in proposito di mandarvene un sunto, ma me la tiene questo serenissimo Re; ritornandomela, si farà.

In concrusione, fui alla parte delli antipoti, che per mia navicazione fu una 1/4 parte del mondo: el punto del mio zenih più alto in quelle parte faceva uno angolo retto sperale colli abitanti di questo settantrione, che sono nella latitudine di 40 gradi; e questo basti.

Lettera a Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici del 1502

Quivi il cielo e l'aere è rare volte adombrato dalle nuvole; quasi sempre i giorni sono sereni. Talvolta cade la rugiada ma leggiermente: quasi non vi è vapore alcuno e la rugiada non cade più che per ispazio di tre o quattro ore e a guisa di nebbia si dilegua. Il cielo è vaghissimamente adorno di alcune stelle che non sono da noi conosciute, delle quali io assegnatamente ne ho tenuto memoria, e annoveraine forse 20 di tanta chiarezza di quanta sono appresso di noi le stelle di Venere e di Giove. Considerai anche il loro circoito e i varii movimenti, e misurai la lor circonferenza e diametro assai facilmente, avendo io notizia della geometria; e perciò io tengo per certo che siano di maggior grandezza che gli uomini si pensino. E fra le altre viddi tre canopi: i due erano molto chiari, il terzo era fosco e dissimile dagli altri. Il polo antartico non ha l'Orsa Maggiore né Minore, sì come si può vedere nel nostro polo artico, né lo toccano alcune stelle che risplendano; ma quelle che lo circondano sono quattro, che hanno forma di quadrangolo.

E mentre queste nascono, si vede dalla parte sinistra un canopo risplendente di notabile grandezza, il quale, essendo venuto nel mezo del cielo, rappresenta la sotto scritta figura.

 

                                      s s

          *                           s s s s

                                                                   s s s s s s            Canopus

                                        s s s s

 

        *                              *

 

A queste succedono tre altre lucenti stelle, delle quali quella che è posta nel mezo ha di misura dodici gradi e mezo di circonferenza; e nel mezo di loro si vede un altro canopo risplendente. Dopo questo segueno sei altre lucenti stelle, le quali di splendore avanzano tutte le altre che sono nella ottava sfera, delle quali quella che è nel mezo nella superficie della detta sfera ha di misura di circonferenza gradi trentadue. Dopo queste seguita un gran canopo, ma fosco. Le quai tutte si veggono nella Via Lattea, e giunte alla linea meridiana mostrano la sotto scritta figura.

 

                                *

           *                 *                *                s s                                        Canopus

                                     s s s s                        *

           s s s s s s

          s s s s

                                *

 

 

Mundus Novus, 1504