E di qui navicorono dipoi verso el settantrione alla 1/4 del greco, navicando di continovo a lungo della costa, la quale, secondo me, è 'l prencipio d'Asia e provincia d'Arabia Filice, ed è terra del Presto Giovanni [Prete Gianni], perché quivi ebbono nuove del Nillo, che restava loro verso l'occidente: che sapete che lli parte l'Africa da l'Asia. E in questa costa vidono infinita popolazione e città, e in alcune feciono scala; e lla prima fu Zafale, la quale dicono esser città di tanta grandezza come el Cairo, e ttiene mina d'oro, e dicono che pagano di trebuto allo Re loro dugento migliaia di miticalli d'oro l'anno, che ogni miticale vale una castelana d'oro, o circa. E di qui partinno e vennono a Mezibino, dove dice ha molto alevè e infinita lacca e molta draperia di seta, ed è di tanta popolazione come el Cairo. E di Mezibini funno a Chilua e a Modaza, e da Modaza a Dimodaza e a Melindi, dipoi a Mododasco e a Camperaia e a Zendach, dipoi a Amaal, dipoi a Dabul e Albacaron: e tutte queste città sono nella costa del Mare Oceano e vanno infino allo stretto del Mare Rosso; el quale mare avete da sapere che nonn'è rosso, ed è come questo nostro, ma tiene solo e˙nome de 'Rosso'. E tutte queste città sono richissime d'oro e di gioie e draperie e spezierie e drogherie, e non di suo propio nascimento, che'lle sono tratte colle carette delle parte d'India, come intenderete, che sarebbe cosa lunga a ripricalle.
Da Albarono, e traverso lo stretto del Mare Rosso, e' vanno alla Mech, là dove fu una nave della detta frotta, che in questo punto è arivata qui, a questo cavo. E insino a qui è scritto la costa d'Arabia Filice; ora vi dirò la costa del Mare Rosso verso l'India, cioè dentro allo stretto d'esso mare.